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| loro la fanno. ma noi dobbiamo raccoglierla. |
Girando in questi giorni d'estate, in incognito, per tutto il viale Mac Mahon con lo scopo iniziale di verificare che non succeda niente ai nostri amati olmi, ho avuto modo di appurare alcune cose che francamente non mi hanno fatto grande piacere, sia come coordinatore del comitato ma sopratutto nella mia qualità di presidente di AIDAA L'associazione italiana difesa animali ed ambiente. In diversi momenti e quasi sempre nella zona delle vicinanze di piazza Diocleziano ho assistito a persone che passeggiavano nel viale alberato (dove passano anche i tram) con i loro cani (in alcuni casi liberi anche in prossimità dell'arrivo dei tram) facendo fare loro (ai cani) liberamente le deiezioni liquide e solide e non provvedendo alla loro raccolta, in particolare delle deiezioni solide (la cacca). Ora non ci pare che il viale alberato degli olmi di via Mac Mahon che tanto stiamo difendendo dal rischio abbattimento sia diventata una toilette per cani. Sono dovuto intervenire due volte per "obbligare" nel senso vero del termine, la proprietaria di cinque cani (o forse semplicemente dog sitter) a raccogliere le loro deiezioni. Come abbiamo sempre sostenuto i padroni dei cani devono essere i primi a rispettare le regole. Noi come associazione animalista ed ambientalista, insieme al comitato ci stiamo battendo per salvaguardare gli alberi, ma non certo per veder trasformato il viale in una toilette per cani. L'educazione è alla base di ogni cosa.
Scusate lo sfogo
Lorenzo Croce
