martedì 30 luglio 2013

OLMI: L'INDEGNO BALLETTO DI MARAN E DEL FIDO FEDRIGHINI


OLMI MAC MAHON: PERCHE' MARAN E FEDRIGHINI NON CI VOGLIONO AL TAVOLO?

Milano (30 Luglio 2013) – Una riunione segreta, dapprima non pubblicizzata, successivamente negata ed infine alla quale ci hanno detto a denti stretti di non volerci. Questo è quanto sta accadendo oggi pomeriggio all'assessorato alla mobilità del comune di Milano dove si svolge una riunione sul futuro della linea 12 del tram e degli olmi di via Mac Mahon, organizzata dall'assessore Pierfrancesco Maran e dal fido Enrico Fedrighini (presidente della commissione ambiente zona 8). Una riunione alla quale non è stato volutamente invitato il comitato civico, in barba alla tanto conclamata partecipazione democratica fin qui evocata. La notizia della riunione (della quale non erano state comunicate ne ora ne luogo come nella migliore tradizione carbonara) era trapelata giovedì scorso durante la riunione del consiglio di zona 8. Domenica era partita la nostra missiva all'assessore Maran con la richiesta di partecipazione. A questa è seguito l'indegno balletto durato tutta la giornata di ieri lunedì quando a più riprese una imbarazzata segretaria dell'assessore da noi interpellata telefonicamente diceva di non vedere in agenda questa riunione, quasi ce la fossimo inventata noi. Ed infine la mail di stamattina di Maran (vedi link allegato 1) il quale sostiene che i comitati (ma chi l'ha detto) sono rappresentati dal consiglio di zona 8 e pertanto non era prevista la nostra partecipazione.

“Si tratta di un indegno balletto sulla pelle dei cittadini, anzi alle spalle di migliaia di residenti di via Mac Mahon che da mesi si battono per la salvezza degli alberi- ci dice Lorenzo Croce coordinatore del comitato- Maran e Fedrighini prima annunciano una riunione senza dare i particolari, poi la negano (e Fedrighini si nega al telefono) e la fanno negare dalla povera segretaria e poi con un atto fascista ci dicono di stare tranquilli e che loro senza aver ricevuto alcun mandato rappresentano i comitati. Se questa è la tanto partecipazione democratica e il clima nuovo che si doveva respirare a Milano viene da rimpiangere i federali del ventennio. Non ci faranno tacere- continua Croce- e non ci metteranno il bavaglio. Rispondano nel merito alle proposte (vedi link allegato 2), anziché negare la partecipazione ed arrogarsi il diritto di rappresentare chi non li vuole come rappresentati. Ma soprattutto ora abbiamo paura per il futuro di quegli alberi, il mancato coinvolgimento dei cittadini tutto sembra far pensare tranne che ad una salvezza degli olmi secondo quanto da noi chiesto e ci viene da chiederci se questo non sia un baratto vero e proprio messo in campo in cambio magari di qualche prestigioso incarico (profumatamente pagato) presente o futuro per qualche amico degli amici o per qualche reggicoda politicamente ben introdotto. E sia chiaro che non mi riferisco all'agronomo Pestalozza. Ma vigileremo e vi terremo informati passo dopo passo”

PERCHE' MARAN E FEDRIGHINI NON CI VOGLIONO AL TAVOLO DEGLI OLMI


COSA NASCONDONO MARAN E FEDRIGHINI ED ATM? PERCHE' NON CI VOGLIONO AL TAVOLO TECNICO SUL DESTINO DEGLI OLMI? Non credo ci sia altro da aggiungere, vi allego qui sotto la posta intercorsa tra me e l'assessore Maran tra la giornata di domenica ed oggi, volevo solo far notare che per ben due volte ieri, ho interpellato la segretaria dell'assessore telefonicamente che mi ha detto in entrambe le circostanze che non era in programma nessuna riunione che invece viene fatta oggi alle ore 15. Appare evidente che la scelta di non farci sapere gi° dal consiglio di zona di giovedi scorso dove e quando ci sarebbe stata la riunione, cosi come fino a ieri la segretaria ha negato qualsiasi riunione in programma per oggi o domani. Quale inganno nasconde questa segretezza?
 Ecco di seguito la posta intercorsa tra me e maran

Date: Tue, 30 Jul 2013 12:52:50 +0100
From: presidenza.aidaa@yahoo.it
Subject: IL CONSIGLIO DI ZONA NON RAPPRESENTA IL COMITATO. 
To: assessore.maran@comune.milano.it; enrico.fedrighini@polimi.it; giuseppe.boatti@polimi.it; giuseppe.boatti@studioboatti.it; nicamarino@hotmail.it
Gentile assessore, 
il consiglio di zona non ha ricevuto nessun mandato a rappresentare il comitato civico tutela degli olmi di via Mac Mahon, e quindi quanto da lei sostenuto è falso, cosi come nessun mandato ha ricevuto dal comitato il dottor Pestalozza, la cui nomina è avvenuta su scelta del dottor Fedrighini in violazione palese degli accordi presi il giorno prima in una riunione presso la sede di Italia Nostra alla quale ho partecipato io in qualità di presidente del comitato, il presidente nazionale di Italia Nostra, il dottor Fedrighini come presidente della commissione ambiente del consiglio di zona 8, il consigliere di zona 8 Enrico Salerani del gruppo della Lega Nord, invitato dallo stesso presidente Fedrighini, alla riunione erano presenti altresi il dottor architetto Giuseppe Boatti, ed il dottor Pestalozza stesso. In quell'occasione ci si accordò che il testo del provvedimento sarebbe stato condiviso e che il comitato avrebbe indicato i propri rappresentanti.
In realtà il presidente Fedrighini non solo non ha condiviso con noi come da parola data il testo della delibera, ma ha arbitrariamente preso alcuni punti delle nostre proposte ed inserite in delibera, ed ha nominato sempre com motu proprio il dottor Pestalozza, violando quegli accordi che egli stesso aveva invocato e ha piu volte richiamato in nome di una fantomatica partecipazione democratica.
Se scippare idee tagliando fuori comitati civici e promotori delle stesse idee in maniera arbitraria ed unilaterale per voi è partecipazione democratica, questo per noi è assolutamente un atto che richiama da vicino le pratiche di un tempo di cui il 25 luglio si è celebrato il sessantesimo anniversario della caduta.
Ora vorrei chiaramente sottolineare che il comitato non è rappresentato da nessuno in questa fase, e che il dottor Pestalozza rappresenta di fatto il consiglio di zona 8.
Se il vostro obbiettivo è quello di escludere migliaia di milanesi che in questi mesi hanno lottato per salvare gli alberi, che volevate abbattere, sappiate che non riuscirete nel vostro scopo. 
Se come penso si è invece trattato di un disguido la prego di provvedere a rimettere le cose in ordine coinvolgendo i rappresentanti tecnici del comitato che tra l'altro le ha inviato le proprie proposte in merito CHE SOLO IN PARTE COINCIDONO CON QUELLE (MALAMENTE COPIATE ED ESTRAPOLATE DA FEDRIGHINI) CONTENUTE NELLA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI ZONA.
Non assisteremo e non permetteremo lo scempio degli alberi di via mac mahon.
Ci siamo battuti e ci batteremo per la loro salvezza fino in fondo. Assessori e presidenti passano, gli alberi devono restare.
Lorenzo Croce


----- Messaggio inoltrato -----
Da: "Assessore.Maran@comune.milano.it" <Assessore.Maran@comune.milano.it>
A: lorenzo croce <presidenza.aidaa@yahoo.it>
Inviato: Martedì 30 Luglio 2013 10:09
Oggetto: Rif: RICHIESTA PARTECIPAZIONE INCONTRO MERCOLEDI 31 SU OLMI MAC MAHON

Gentile Sig. Croce,

il Consiglio di Zona partecipa agli incontri in rappresentanza dei cittadini e dei Comitati.

A seguito degli incontri passati il Consiglio di Zona ha individuato come referente il Dott. Pestalozza.


Cordiali saluti.


Pierfrancesco Maran
Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica, Energia
Comune di Milano
via Beccaria 19
20122 Milano




Da:        lorenzo croce <presidenza.aidaa@yahoo.it>
Per:        "assessore.maran@comune.milano.it" <assessore.maran@comune.milano.it>
Cc:        "nicamarino@hotmail.it" <nicamarino@hotmail.it>, "giuseppe.boatti@studioboatti.it" <giuseppe.boatti@studioboatti.it>, "giuseppe.boatti@polimi.it" <giuseppe.boatti@polimi.it>, "enrico.fedrighini@polimi.it" <enrico.fedrighini@polimi.it>
Data:        28/07/2013 16.54
Oggetto:        RICHIESTA PARTECIPAZIONE INCONTRO MERCOLEDI 31 SU OLMI MAC MAHON




Gentile Assessore, 
siamo venuti a sapere che mercoledi 31luglio si svolgerà un primo incontro sulla vicenda olmi di via mac mahon presso il suo assessorato. 
Credo di dover reputare ad un disguido tecnico il mancato invito del comitato a questo incontro, e cosi come suggerito anche dallo stesso presidente di commissione ambiente zona 8 Enrico Fedrighini sono a chiederle a nome del comitato civico di tutela degli olmi di via mac mahon di poter partecipare a questo importante incontro.
Certo di una sua risposta positiva la saluto cordialmente

Lorenzo Croce 
per il comitato

per contatti telefonici 3478883546-3926552051-0222228518 

domenica 28 luglio 2013

INCONTRO DI MERCOLEDI. VOGLIAMO ESSERE PRESENTI


Abbiamo saputo che mercoledi si svolgerà un incontro all'assessorato alla mobilità del comune di Milano sulla vicenda degli olmi. Come comitato abbiamo chiesto di essere presenti e per questo ho mandato una email all'assessore Maran di cui riporto qui sotto il testo
Gentile Assessore, 
siamo venuti a sapere che mercoledi 31luglio si svolgerà un primo incontro sulla vicenda olmi di via mac mahon presso il suo assessorato. 
Credo di dover reputare ad un disguido tecnico il mancato invito del comitato a questo incontro, e cosi come suggerito anche dallo stesso presidente di commissione ambiente zona 8 Enrico Fedrighini sono a chiederle a nome del comitato civico di tutela degli olmi di via mac mahon di poter partecipare a questo importante incontro.
Certo di una sua risposta positiva la saluto cordialmente

Lorenzo Croce 
per il comitato
ATTENDIAMO RISPOSTE CONCRETE
e se ci diranno di no ci presenteremo lo stesso. e spero saremo in massa. 

venerdì 26 luglio 2013

PARTECIPAZIONE E PRECAUZIONE. LE PROPOSTE DEL COMITATO


ECCO IL TESTO DEL DOCUMENTO INVIATO DAL COMITATO E DALL'ASSOCIAZIONE CINQUE STELLE PER LA LEGALITA' AL SINDACO, AGLI ASSESSORI ED AI VERTICI ATM PER LA TUTELA E LA SALVAGUARDIA DEGLI ALBERI. QUESTO TESTO DEVE ESSERE LETTO FINO IN FONDO PERCHE' RICALCA QUELLE CHE SONO LE NOSTRE POSIZIONI E LE NOSTRE PROPOSTE IN MERITO ALLA TUTELA DEGLI OLMI DI MAC MAHON. IO COME PRESIDENTE DEL COMITATO CON L'ARCHITETTO BOATTI, LA RESPONSABILE DEL SETTORE AMBIENTE AIDAA SALVINA INZANA E L'ING. MURA, ABBIAMO SOTTOSCRITTO QUESTO DOCUMENTO PERCHE' RITENIAMO A NOME DI TUTTI VOI CHE LA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI ZONA DA SOLA NON GARANTISCA AFFATTO LA SALVAGUARDIA DEGLI ALBERI, MENTRE IL NOSTRO SCOPO E' UNO SOLO: GARANTIRE LA MAGGIORE SALVAGUARDIA POSSIBILE DI TUTTI GLI ALBERI ATTRAVERSO UNA SERIE DI PROPOSTE CONCRETE SUL METODO DI INTERVENTO. NON ABBASSIAMO LA GUARDIA.
lorenzo croce
Al Comune di Milano
nella persona dell’Ill. Sindaco
A mezzo raccomandata R/R
P.za della Scala 2,
Milano
                                                                    
                                                                     E agli assessori:                         Pierfrancesco Maran
 Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica, Energia
                                                                                                                             Via email

Chiara Bisconti - Assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport e tempo libero, Risorse umane, Tutela degli animali, Verde e Arredo Urbano
                                                                                                                             Via email

E al consigliere                        Carlo Monguzzi – presidente commissione consiliare Mobilità - Ambiente - Arredo Urbano - Verde
                                                                                                                             Via email                            


                                                                     E ai dirigenti:                              Direttore centrale mobilità trasporti ambiente
                                                                                                                             Via email
Direttore centrale decentramento e servizi al cittadino
Via email                                                          

Al Consiglio di Zona 8
Commissione mobilità e ambiente
A mezzo raccomandata R/R
v. Quarenghi 21,
Milano

E alsuo Presidente                   Sig. Simone Zambelli
                                                        Via email

                                                                     Nonché a                                     ATM S.p.A. nelle persone di
                                                                                                                             Presidente ATM
                                                                                                                             Via email
                                                                                                                             Direttore generale ATM
                                                                                                                             Via email

Milano 24.7.2013
Oggetto:             Proposte Mac Mahon.
Ulmacee in via Mac Mahon -Istanza di sollecitazione alla più rigorosa applicazione  del  principio di precauzione e di partecipazione al procedimentoper la definizione degli interventi dei sottoscritti:
-          Associazione Cinque Stelle per la Legalità
-          Comitato civico per la tutela degli Olmi di via Mac Mahon

***
Con riferimento all’attività amministrativa relativa al c.d. Progetto Mac Mahon di cui alla:
-          Deliberazione n.128 P.G. 469620 di cui al punto 6 dell’OdG del 11.7.2013 del Consiglio di Zona 8 del Comune di Milano, con il Presidente della Commissione Parchi e Giardini – Arredo Urbano – Ambiente – Agricoltura e Mobilità sig. Fedrighini formula un’ipotesi di lavoro per la sostituzione dell’armamento della linea ATM e salvaguardia del filare alberato;
-          Mozione “alberi di via Mac mahon” di cui al punto 11 dell’OdG dell’11.7.2013 del Consiglio di Zona 8 del Comune di Milano con cui si chiede di limitare gli interventi di manutenzione della linea tranviaria a quanto strettamente indispensabile, senza pregiudicare il benessere delle piante,
-          Eventuali altri atti del comune allo stato non conosciuti,
I sottoscritti,
premesso
in termini generali, sulla tutela arboricola, che:
-          il Comune è l’entità amministrativa che, sulla base di arcinoti principi di diritto amministrativo (nonché di diritto comune), è naturalmente deputata alla tutela di beni ambientali quali il paesaggio e il verde pubblico. Il principio è confermato da legislazione recentissima (cfr. nota 2);
-          con riferimento specifico alla vegetazione urbana, la Legge riconosce il Comune - comunità naturale - ente che per primo deve intervenire per la valutazione e tutela ambientale, ma non trascura, anzi integra l’intervento di livelli più estesi di amministrazione e di poteri più intensi (Provincia, Regione, Stato) anche nella cura di interessi riferiti a comunità locali, come sarà evidenziato nel seguito della trattazione;
-          essendo in capo al Comune il dovere di provvedere in prima istanza alla cura nonché alla qualificazione amministrativa degli alberi, si può ritenere che il primo dovere amministrativo di tutela stia in capo al Comune medesimo;
-          che tale dovere amministrativo di tutela si traduce sul piano penalistico in obblighi di garanzia;
sulla sanzionabilità di condotte dannose verso gli alberi:
-          sugli alberi oggetto delle deliberazioni in questione ai sensi del codice sull’Ambiente può essere apposto il "vincolo paesaggistico"[1] che ne impedisce l'alterazione o l'abbattimento;
-          a ciò si aggiunge quanto disposto dalla legge n.10/2013[2] che stabilisce che: "salvo che il fatto costituisca reato, per  l'abbattimento o il danneggiamento di alberi monumentali[3] si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da  euro 5.000 a euro 100.000";
-          in caso di interventi su alberi è applicabile l'articolo 635 del Codice penale che disciplina il reato di danneggiamento (nella forma aggravata specifica) con pena dai sei mesi ai tre anni e procedibilità d’ufficio;
-          nella stessa fattispecie è applicabile altresì il neointrodotto art. 733  del codice penale che punisce il danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale di cui sia noto il rilevante pregio, se dal fatto deriva un nocumento, con l'arresto o con l'ammenda e  può essere ordinata la confisca della cosa deteriorata o comunque danneggiata;
-          per i criteri di cui alle premesse generali, può ritenersi che sussista in capo al Comune l’obbligo di garanzia circa il rispetto dell’ambiente di cui agli artt. 635 e 733 c.p. 40 cpv. c.p.., con conseguenti responsabilità penali per fatti di terzi che non sono stati impediti;
-          avverso interventi sugli alberi sono esercitabili i comuni provvedimenti in materia cautelare penale (i.e. sequestri).
sulla responsabilità amministrativa degli enti coinvolti in condotte dannose penalmente sanzionate:
-          ai sensi dell’art. 25-undecies del Decreto Legislativo 231/2001 comma 1, il reato ambientale previsto dall’art.733 c.p. è il presupposto per la punibilità dell’ente (art.5) nel cui interesse il reato è commesso;
-          si rammenta che, onde escludere tale responsabilità, occorre dotarsi di un adeguato Modello Organizzativo per la prevenzione dei fatti in questione che dev’essere efficacemente attuato;
-          in tal senso si precisa che occorre aderire al livello della massima diligenza esigibile[4].
Sul contenimento dei rischi amministrativi
-          si ritiene doveroso per l’ente cui la presente è intestata, considerati i contenuti della delibera n.128 di cui in intestazione, fareintensa applicazione dei principi di precauzione e di partecipazione.
             i.            L’applicazione del principio di precauzione[5] implica che siano elaborate misure amministrative:
-          in misura proporzionale al livello di protezione ricercato.
-          a seguito dell'esame dei vantaggi e oneri derivati, anche in termini di una analisi economica costi/benefici.
-          che debbono ritenersi provvisorie e sottoposte a modifica in funzione dei dati resisi successivamente disponibili.
Va specificato che, come il principio di partecipazione, ma diversamente da altri principi comunitari dell'azione amministrativa, il principio di precauzione è definito anche a livello di diritto positivo, atteso che l'art. 301, t.u. in materia ambientale stabilisce che "in caso di pericoli, anche solo potenziali, […] per l'ambiente, deve essere assicurato un alto livello di protezione".
Per quanto premesso si può ritenere che la sussistenza di un pericolo, anche solo potenziale, di compromissione […] dell'ambiente, avuto particolare riguardo ai filari alberati, comporta una risposta da parte delle competenti Amministrazioni capace di assicurare un elevato livello di protezione ambientale.(Art. 301 T.U. Ambiente citato).
Questo vuol dire che la scelta di preservare la vegetazione risulta obbligata.
D'altro canto, anche la giurisprudenza comunitaria ha statuito (Trib. Ce, Sez. II ampliata, 26 novembre 2002, T-74/00, Artegodan) che "il principio di precauzione è il principio generale del diritto comunitario che fa obbligo alle autorità competenti di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire taluni rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l'ambiente, facendo prevalere le esigenze connesse alla protezione di tali interessi sugli interessi economici"[6].
Ciononostante, anche trascurando il criterio qualitativo legale di cui all’art. 301 del T.U. che ad avviso dei sottoscritti si concreta in un divieto, e ponendo in discussione la possibilità di non preservare la vegetazione, non si arriva a risultati differenti.
La migliore tecnica applicabile comporta infatti la conservazione delle alberature.
            ii.            L’applicazione del principio di partecipazione implica il dovere di acquisire al procedimento la presente, essendo essa rivolta a contribuire all’individuazione ovvero ad individuare le migliorisoluzioni tecniche applicabili alla fattispecie amministrativa tenuto conto dei rischi che possono essere così enumerati:
§  rischio di prevalenza di interessi economici su interessi ambientali (es. interesse a ridurre stabilmente i costi di manutenzione della linea;interesse a trasformare la linea in preferenziale asfaltata per transito bus extraurbani)
§  rischio di prevalenza di interessi individuali su interessi meta individuali (es. prevalenza degli interessi di ATM o di altri soggetti privati (es. concessionari del trasporto pubblico extraurbano, segherie, professionisti) su quelli della collettività;prevalenza di interessi consortili su interessi collettivitout court.)

-          In applicazione dei menzionati principi si propone quanto segue:
1)Onde salvaguardare le piante, occorre contenere al minimo lo spaziodelle operazioni di scavo per la sostituzione dell’armamento.[7]
ATM ha riferito in più occasioni pubbliche che la riduzione dell’ingombro geometrico dello scavo costituisce carattere ordinariamente non presente nei propri interventi.
La proposta manutentiva di ATM  è in linea con la surriferita capacità tecnica di intervento.
ATM propone infatti di eseguire gli scavi 60 cm dal filo esterno dei binari esistenti.
Alla distanza citata si incontrerebbe non più il ballast della massicciata ma fertile terreno vegetale intensamente colonizzato dalle radici degli alberi.
E’ evidente d’altra parte che la regola di scavo indicata da ATM, non prende in alcuna considerazione le piante.
L’applicazione di una simile regola comporta che le piante verrebbero sacrificate in grande misura, come descritto nella relazione a firma di Laura Gatti che infatti prefigura il sacrificio di una percentuale molto alta di alberature.
E’ altresì ragionevole ipotizzare che, laddove i lavori  di sostituzione degli armamenti fossero destinati ad ATM, essa non riuscirà a rispettare il limite dei 20 cm dal filo del binario, come richiesto anche dal Consiglio di Zona.
Si propone pertanto che il Comune bandisca un concorso anche internazionale di progettazione del nuovo armamento, riservato a gestori e progettisti di linee del ferro , finalizzato al massimo contenimento degli ingombri e dell’impatto sulle radici e che indichi comunque le dimensioni massime dello scavo in cm. 20 all’esterno del filo esterno del binario attuale.
Nella valutazione delle offerte dovrebbe attribuirsi un valore ulteriore a proposte che consentano in situazioni specifiche una ulteriore riduzione di tale ingombro.
2) Una volta scelta la soluzione di sostituzione dell’armamento teoricamente meno impattante essa dovrà essere inizialmente messa in pratica solo su una tratta sperimentale minima di non oltre 100 metri lineari complessivi (uni o bidirezionale , ma comunque comprendente esemplari con importanti presenze radicali  rilevabili visivamente).
Su tale tratta sperimentale, coinvolgente circa 12 piante, si effettuerà lo scavo delle dimensioni previste e  successivamente si effettueranno le valutazioni di stabilità delle alberature  che siano state sottoposte a tagli radicali, con la determinazione delle conseguenti misure agronomiche possibili o necessarie (conservazione, conservazione con rilevante riduzione della chioma, abbattimento e sostituzione).
Tali risultati, proiettati sull’intera tratta in predicato per il rifacimento dell’armamento, verranno sottoposti  alla valutazione delle istanze di partecipazione locale  e dei cittadini al fine di pervenire ad una scelta  sulla sostituzione dell’armamento fondata su una reale consapevolezza dei relativi impatti.
In caso di impatti complessivamente negativi non per il singolo albero ma per il filare alberato nonché per il sistema viale alberato nel suo insieme è necessario garantire la possibilità di discutere e ricorrere a soluzioni alternative ( sopralzo del piano del ferro, tratta a binario unico ecc.).
E’ appena il caso di notare che, anche a fronte di specifiche istanze di accesso,  l’ ATM non ha mai fornito dati quantitativi in ordine all’obsolescenza dell’armamento, che ne imporrebbe la sostituzione, ma solo valutazioni sintetiche e puramente qualitative.
Si richiede soprattutto nella predetta ipotesi  -in cui si potrà prefigurare la distruzione del viale alberato - che tali dati quantitativi vengano messi pubblicamente a disposizione.
Nell’ipotesi in parola si richiede pure l’indizione di un referendum popolare il cui esito dovrebbe essere considerato politicamente vincolante.
3) Nel quadro delle analisi che sono state prefigurate dal Consiglio di Zona, il test di stabilità degli alberi (cc.dd. “pulling test”)costituiràlo snodo procedimentalepiù delicato. Il rischio attiene sia alla fase della sperimentazione, sia a quella di realizzazione del progetto complessivo.
Al fine di garantire la massima trasparenza dell’esperimento si richiede:
-          che l’amministrazione elabori un proprio capitolato per tali prove, lo sottoponga alle istanze di partecipazione e ai cittadini, e successivamente lo metta in gara pubblica.
-          che lo svolgimento delle prove, per la parte sperimentale, ( misure dinamometriche, inclinometriche , sclerometriche ed altre eventualmente richieste ) venga svolta in forma partecipata, e in particolare ammettendo la presenza volontaria di tecnici proposti dagli scriventi che possano intervenire nella fase delle rilevazioni.
-          per la parte dell’applicazione modellistica (ad esempio simulazione del comportamento della chioma sotto la spinta del vento, simulazione del comportamento dell’albero oltre il livello della deformazione elastica indotta sperimentalmente, etc.) vengano pubblicamente messi a disposizione i modelli utilizzati per consentire una valutazione della loro attendibilità/aleatorietà.
-          a monte il Comune metta a disposizione delle imprese partecipanti alla gara i dati relativi agli eventi anemometrici storici rilevati dagli osservatori metereologici e la simulazione modellistica degli effetti degli  eventi limite nella via Mac Mahon, arteria urbana orientata ortogonalmente alle direzioni dei venti prevalenti.
-          le commissioni giudicatrici di ogni gara relativa all’intervento in oggetto svolgano il loro lavoro in sedute pubbliche.
Tutto ciò premesso i sottoscritti, riuniti in:
-          Associazione Cinque Stelle per la Legalità, in persona del Presidente;
-          Comitato civico per la Tutela degli Olmi di Via Mac Mahon;
Instano
Onde venga applicato concretamente il principio di precauzione con applicazione dell’obbligo di preservazione dei filari alberati o comunque con la limitazione massima di interventi su detti filari con le modalità sopra illustrate.
In tal senso, onde poter partecipare collaborativamente alla definizione delle soluzioni per risolvere la problematica della salvaguardia del paesaggio urbano e dell’ambiente di Via Mac Mahon chiedono di partecipare direttamente alle attività extraprocedimentali e ai procedimenti comunque denominati relativi a quanto in oggetto, attraverso propri delegati all’uopo indicati.
Il Presidente dell’Associazione Cinque Stelle per la Legalità
Mauro
Balconi
C.F. dell’Associazione
Firma
Per il Comitato civico Tutela Olmi di Via Mac Mahon
NomeLorenzo
CognomeCroce
C.F.
Firma
Nome Salvina
Cognome Inzana
C.F.
Firma
NomeGiuseppe
CognomeBoatti
C.F.
Firma
NomeLuciano
CognomeMura
C.F.
Firma




sabato 20 luglio 2013

COMITATO SPOSTATO A MERCOLEDI E FILMATO OLMI

COMUNICO CHE A SEGUITO DI ALCUNI IMPEGNI LEGATI AD UNA CONVOCAZIONE DI COMMISSIONE AMBIENTE (NON LEGATO ALLA NOSTRA VICENDA) PER QUESTO MOTIVO SONO A COMUNICARVI CHE IL COMITATO E' CONVOCATO PER MERCOLEDI 24 LUGLIO SEMPRE ALLE ORE 18 E SEMPRE AL FASHION BAR DI VIA MAC MAHON 78.

VI SEGNALO INOLTRE QUESTO FILMATO REALIZZATO DAL NOSTRO ARCHITETTO BOATTI CHE VI INVITO A VEDERE E DIFFONDERE

giovedì 18 luglio 2013

ASSOUTENTI VUOLE TAGLIARE GLI OLMI DI MAC MAHON


TORNANO COLORO CHE SONO PER IL TAGLIO DEGLI OLMI. L'AGENZIA STAMPA ADN KRONOS HA PUBBLICATO UN COMUNICATO DI ASSOUTENTI LOMBARDIA CHE SI DICE DI FATTO FAVOREVOLE AL TAGLIO DEGLI OLMI DI VIA MAC MAHON. LA COSA NON VA SOTTOVALUTATA IN QUANTO QUESTI SIGNORI (GLI STESSI CHE PROVOCATORIAMENTE ED IN MANIERA SPESSO MENZOGNERA HANNO RACCOLTO LE FIRME PRO TRAM DICENDO CHE NOI VOLEVAMO ELIMINARE APPUNTO IL TRAM) SONO BEN INTRODOTTI A LIVELLO DIRIGENZIALE E DI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PROPRIO IN ATM. QUINDI DA PERSONE SENZA SCRUPOLI (NON DIMENTICHIAMO CHE DURANTE LA VISITA DEL PRESIDENTE ATM IN VIA MAC MAHON UNO DI LORO PARLANDO CON UNA NONNINA CHE DIFENDEVA GLI OLMI L'AVEVA APOSTROFATA CON PAROLE OFFENSIVE ED IRRIPETIBILI, INVITANDOLA A "METTERSI GLI ALBERI NEL DERETANO" MA COLUI CHE SI DEFINISCE UN CONCILIATORE USO' TERMINI BEN PEGGIORI) POSSIAMO ASPETTARCI COLPI BASSI E NUOVE MENZOGNE. TENIAMO ALTA LA GUARDIA. DEL RESTO CHE QUESTI SIGNORI SIANO ABITUATI A MENTIRE LO SI EVINCE ANCHE DAL TESTO DEL COMUNICATO STAMPA DOVE SOSTENGONO CHE A FAVORE DEGLI OLMI VI SIANO SOLO ALCUNI RESIDENTI, MENTRE SIAMO LA STRAGRANDE MAGGIORANZA. 
LEGGETE E COMMENTATE
ECCO LE LORO FARNETICAZIONI

Milano, 17 lug. (Adnkronos) - Assoutenti Lombardia si oppone alla decisione del parlamentino di zona 8, a Milano, di bocciare il progetto di riqualificazione di via Mac Mahon, con una nuova riplantumazione e nuova sede tranviara piu' accessibile. La bocciatura e' arrivata a seguito di proteste da parte di alcuni residenti della via.
"Non siamo d'accordo -dichiara Assoutenti- con questa decisione di portarsi gli olmi nella tomba. Non dimentichiamoci che gli olmi sessantenni sono pesantemente a rischio grafiosi (che ha il 100% di mortalita' tra gli olmi adulti ma non colpisce quelli giovani) e che le nuove ricerche degli agronomi hanno isolato degli olmi piu' resistenti all'infezione. Ora se si spenderanno tanti soldi per salvare queste piante, fra pochi anni se ne dovranno spendere altrettanti". Assoutenti ha poi sottolineato come "nel frattempo la linea tranviaria 12 sara' chiusa e ben 60.000 utenti si troveranno a fare una lunga deviazione con aggravio di tempo".
E' stato poi sottolineato come la via Mac Mahon " nella sua recente storia e' gia' stata riplantumata due volte, nel 1900 e nel 1935". "A prescindere dal fatto che abbattere piante non piace a nessuno -continua Assoutenti- e' bene pero' che si sappia che l'olmo non e' una quercia ultracentenaria e mai lo diventera', insomma prima che si rinsecchiscano da soli e diventino lo scheletro dell'olmo tanto vale levarli, studiare meglio la posizione olmo-binario, e ripiantare la specie piu' resistente". La richiesta dell'associazione e' che "la linea tranviaria dia salvaguardata per il bene di tutti, anche a discapito delle piante malate".

martedì 16 luglio 2013

CONVOCAZIONE COMITATO MARTEDI 23 LUGLIO

VISTE LE RISPOSTE IN MERITO ALLA DISPONIBILITA' ALLA PARTECIPAZIONE DELLA RIUNIONE DEL COMITATO DEGLI ISCRITTI AL MEDESIMO, SI COMUNICA CHE IL COMITATO CIVICO PER LA TUTELA DEGLI OLMI DI VIA MAC MAHON E' CONVOCATO IN SEDUTA PLENARIA PER 
MARTEDI 23 LUGLIO
ORE 18
PRESSO IL FASHION BAR 
VIA MAC MAHON 78

SI PREGA DI ESSERE PRESENTI E DI ESSERE PUNTUALI.

Lorenzo Croce

sabato 13 luglio 2013

NOTE SULLA DELIBERA DEL CONSIGLIO DI ZONA DI SALVINA INZANA

C.d.Z. OTTO . 11 luglio 2013. DELIBERA SU MAC MAHON .

DI SALVINA INZANA


La delibera votata ieri in C.d. Z. otto è un passo avanti, certo. Ma paragonando la questione Mac Mahon a dei naufraghi (gli olmi) che stavano per essere inghiottiti da un mare in tempesta ... siamo praticamente riusciti ad imbarcarli su una scialuppa. E' già un risultato. Ma la scialuppa non è resistente come una nave. Ed è proprio questo che non è passato, o che non siamo riusciti a far passare ai consiglieri di ZonaOtto. Il Comitato voleva una "nave" per i nostri olmi, non una "scialuppa", non sicura perchè troppo in balia delle onde.Il fatto è che mano a mano che si andava avanti, confrontandoci e riflettendo sulla questione degli olmi e dei binari, ci siamo resi conto che la sopraddetta delibera era soddisfacente ma incompleta e lacunosa : perchè in caso di fallimento sarebbe stato l'armamento ad avere la meglio sul verde e non il contrario. Infatti, anche se leggendo la delibera a prima vista non si nota  , è l'armamento ad avere la precedenza nella tutela, non gli olmi. Nella delibera si dice che "sugli alberi verranno fatte le prove di carico prima e dopo i lavori". A parte il fatto che il filare è già sotto controllo dalla Parchi e Giardini ( e le recenti raffiche di vento, prove di carico naturali, sono state sopportate alla grande)... che succede se , dopo gli scavi per i nuovi binari , gli alberi non risultano più sicuri come verificato precedentemente? Succede che verranno abbattuti! E potrebbe accadere per chissà per quanti olmi. Bella vittoria ... di Pirro. Per questo avevamo chiesto ai consiglieri di integrare la delibera con un emendamento che, in sintesi, metteva il primo piano la tutela degli alberi . Come? Per esempio facendo delle prove. Se un certo tipo di scavi o di interventi si sarebbero rivelati dannosi per gli alberi avrebbero dovuto essere immediatamente interrotti e cambiati. Quindi, con tale emendamento, NON DOVEVANO GLI ALBERI ESSERE ELIMINATI E SOSTITUITI PER PRESERVARE IL PROGETTO URBANISTICO, ma il contrario, cioè QUEL TIPO DI PROGETTO URBANISTICO AD ESSERE ELIMINATO E SOSTITUITO PER PRESERVARE GLI ALBERI. Operazione sicuramente realizzabile ( come già fanno all'estero) , anche grazie a dei bandi di gara per aggiudicarsene l'appalto. Tale iniziativa "preservativa", una volta intrapresa, si rivelerebbe utile non solo per gli olmi di Mac Mahon ma per tutti i filari di Milano, che sono tanti ... e ( a quanto pare) a rischio. A tali riflessioni ci si è arrivati mano a mano che il Comitato cresceva e grazie, soprattutto, ai contributi di esperti e competenti tecnici facenti parte (a titolo assolutamente gratuito) del Comitato. Queste lotte ambientali sono esperienze che evolvono, comportano cambiamenti e nuove consapevolezze mano a mano che crescono e si portano avanti. Per esempio,Enrico Fedrighini, durante la prima riunione in C.d.Z. Otto ( e al quotidiano IL GIORNO), in merito alla questione di Mac Mahon , aveva dichiarato che in "in fondo questi olmi fanno ombra solo ai binari che, se potessero, ringrazierebbero...", aveva quindi mostrato la sua non contrarietà all'abbattimento totale... poi, per fortuna, verificando la scontentezza e la rabbia di molti residenti ha cambiato idea e li ha appoggiati. Quindi ... perchè rinfacciarci il fatto di aver, non tanto cambiato idea, ma di aver presentato il sopraddetto emendamento troppo tardi? Per gli emendamenti e i ripensamenti positivi spazio e tempo ci sono sempre . E' il fine, l'obiettivo che non cambia, cioè salvare 180 alberature ( e tante altre in futuro). Spiace che in C.d.Z. non sia stato compreso, o ci siamo mal spiegati. Comunque lo portiamo avanti, solo nell'interesse del bene pubblico, perchè ci crediamo davvero. Scusate ( se siete arrivati fin qui) la lunghezza  :-) .

venerdì 12 luglio 2013

IL COMITATO INVIA LE PROPOSTE A SINDACO, COMUNE ED ATM

IL COMITATO INVIA LE PROPOSTE A COMUNE ED ATM
QUESTO DISSESTO NON E RIGUARDA CERTO GLI OLMI (FOTO SCIRE')

Milano (12 luglio 2013) – Dopo l'approvazione della delibera di indirizzo avvenuta ieri sera da parte del consiglio di zona 8 di Milano, delibera che presenta alcuni elementi di contraddizione in relazione alla natura degli incarichi da assegnare e che non tiene in nessun conto il ruolo di controllo attivo da parte del comitato e dei suoi tecnici riversando inoltre competenze di natura tecnica, urbanistica ed ingegneristica sulle spalle di una sola figura professionale (Agronomo) il presidente del comitato civico per la tutela degli olmi di via Mac Mahon Lorenzo Croce ha inviato questa mattina attraverso posta raccomandata al sindaco di Milano, All'assessore all'Ambiente, Ai capigruppo consiliari, al presidente ed ai componenti la commisisone ambiente di Palazzo Marino ai capi dipartimento, verde e Mobilità al presidente e direttore generale di ATM una lettera contenente le proposte elaborate dallo stesso comitato in merito alla progettazione ed alla salvaguardia degli alberi di via Mac Mahon al fine di avviare un confronto costruttivo con tutti i soggetti interessati in questa seconda delicatissima fase del lavoro e con il solo scopo di salvaguardia degli olmi interessati dall'intervento di sostituzione dei binari della linea tramviaria 12 nel tratto di via Mac Mahon compreso tra piazza Diocleziano e Via Principe Eugenio.
Di seguito i cinque punti del comitato inviati a Comune ed Atm
1)Il Comune di Milano bandisce un concorso internazionale aperto a Progettisti/Esercenti di linee di trasporto su ferro per la progettazione preliminare di una modalità di sostituzione dell’armamento tranviario di via Mac Mahon minimamente invasiva nei confronti delle radici delle alberature esistenti e in particolare comportanti scavi all’esterno del profilo esterno dei binari non superiori a cm. 20. La gara verrà giudicata da una giuria della quale verranno chiamati a far parte anche membri esperti designati dal comitato. Il compenso per il vincitore consisterà nell’affidamento delle successive fasi di progettazione e direzione lavori.
2)I lavori verranno svolti in due fasi, il positivo esito della prima delle quali condizionante l’eventuale realizzazione dell’intera opera. La prima fase consiste nella realizzazione delle sole opere di scavo in una tratta uni o bidirezionale di una dimensione complessiva di circa 100 metri. Al termine di tale scavo sperimentale verranno effettuati i test sulle alberature di cui al successivo punto 3 e conseguentemente si forniranno indicazioni prospettiche sulla entità delle sopravvivenze e delle eventuali riduzioni di chioma. In base a tale prospettazione, compiuta su base sperimentale, si deciderà se procedere alla realizzazione dell’intero progetto oppure alla sua sostituzione con altre modalità di intervento (sopralzo dei binari, binario unico, etc) da sottoporre a referendum il cui esito deve essere ritenuto politicamente vincolante. Di tali condizioni si fa menzione nel capitolato di gara.
3)I test di resistenza delle alberature verranno affidati non a soggetti indicati da chicchessia bensì mediante una regolare gara svolta dal comune sulla base di un adeguato disciplinare, aperta agli operatori qualificati del settore. La validazione dei risultati dei test sarà effettuata da una commissione di esperti della quale verranno chiamati a far parte anche membri designati dal comitato.
4)I membri delle commissioni e delle giurie operano a titolo gratuito


5)Il Comitato in ogni caso, qualunque sia la soluzione progettuale che verrà realizzata respinge l’eventualità che si formi una corsia preferenziale promiscua ferro - gomma per svariate ragione tra le quali la notoria pericolosità delle autolinee in ambito urbano a causa delle esorbitanti velocità ordinariamente tenute e tollerate.

mercoledì 10 luglio 2013

PROPOSTE COMITATO PER EMENDAMENTO DELIBERA SALVEZZA OLMI



A SEGUITO DELLA CONFERENZA STAMPA DI OGGI  PROPONIAMO I PUNTI QUALIFICANTI FONDAMENTALI PER UN EMENDAMENTO ALLA  alla delibera consiglio di zona di giovedi 11 luglio ore 20.30

I PUNTI SONO STATI INVIATI AI CONSIGLIERI DI ZONA CHE FANNO PARTE DEL COMITATO ED AD ALTRI CONSIGLIERI DI ZONA IN MODO CHE POSSANO PRESENTARE EMENDAMENTI DOMANI SERA 
11     Il Comune di Milano bandisce un concorso internazionale aperto a Progettisti/Esercenti di linee di trasporto su ferro per la progettazione preliminare di una modalità di sostituzione dell’armamento tranviario di via Mac Mahon minimamente invasiva nei confronti delle radici delle alberature esistenti e in particolare comportanti scavi all’esterno del profilo esterno dei binari non superiori a cm. 20. La gara verrà giudicata da una giuria della quale verranno chiamati a far parte anche membri esperti designati dal comitato. Il compenso per il vincitore consisterà nell’affidamento delle successive fasi di progettazione e direzione lavori.
22     I lavori verranno svolti in due fasi, il positivo esito della prima delle quali condizionante l’eventuale realizzazione dell’intera opera. La prima fase consiste nella realizzazione delle sole opere di scavo in una tratta uni o bidirezionale di una dimensione complessiva di circa 100 metri. Al termine di tale scavo sperimentale verranno effettuati i test sulle alberature di cui al successivo punto 3 e conseguentemente si forniranno indicazioni prospettiche sulla entità delle sopravvivenze e delle eventuali riduzioni di chioma.   In base a tale prospettazione, compiuta su base sperimentale, si deciderà se procedere alla realizzazione dell’intero progetto oppure alla sua sostituzione con altre modalità di intervento (sopralzo dei binari, binario unico, etc) da sottoporre a referendum il cui esito deve essere ritenuto politicamente vincolante. Di tali condizioni si fa menzione nel capitolato di gara.
33      I test di resistenza delle alberature verranno affidati non a soggetti indicati da chicchessia   bensì mediante una regolare gara svolta dal comune sulla base di un adeguato disciplinare, aperta agli operatori qualificati del settore. La validazione dei risultati dei test sarà effettuata da una commissione di esperti della quale verranno chiamati a far parte anche membri designati dal comitato.
44     I membri delle commissioni e delle giurie operano a titolo gratuito

5)5    Il Comitato in ogni caso, qualunque sia la soluzione progettuale che verrà realizzata respinge l’eventualità che si formi una corsia preferenziale promiscua ferro - gomma per svariate ragione tra le quali la notoria pericolosità delle autolinee in ambito urbano a causa delle esorbitanti velocità ordinariamente tenute e tollerate.  

martedì 9 luglio 2013

CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA COMITATO OLMI


AL FINE DI SPIEGARE LE NOSTRE PROPOSTE IN RELAZIONE AL PROGETTO OLMI DI VIA MAC MAHON, LA CUI DELIBERA VERRA' VOTATA GIOVEDI SERA DAL CONSIGLIO DI ZONA ABBIAMO DECISO DI CONVOCARE UNA CONFERENZA STAMPA PER DOMANI, MERCOLEDI 10 LUGLIO 2013 ALLE ORE 12 PRESSO LA SALA DEI GRUPPI CONSILIARI DEL COMUNE DI MILANO SITA IN VIA MARINO 7. LA TUA PRESENZA E' GRADITA.

OGGI TUTTI PRESENTI ALLE 17.30 IN CONSIGLIO DI ZONA 8


OGGI ORE 17.30 CONSIGLIO DI ZONA 8 SOPRA IL CENTRO COMMERCIALE BONOLA VIENE PRESENTATO IL DOCUMENTO CHE ABBIAMO DISCUSSO IERI IN RIUNIONE RISTRETTA PRESSO LA SEDE DI ITALIA NOSTRA E CHE PREVEDE LA SALVAGUARDIA DEGLI OLMI DI VIA MAC MAHON. UN PASSO IMPORTANTE IN AVANTI. VI ASPETTO TUTTI. MA DAVVERO TUTTI. FATE IL PASSA PAROLA. OGGI SI PRESENTA E GIOVEDI SI VOTA. SIAMO SULLA STRADA DELLA VITTORIA. ANCHE SE MANCANO ANCORA DEI PASSAGGI IMPORTANTI.

lunedì 8 luglio 2013

IMPORTANTE PASSO AVANTI PER SALVEZZA OLMI


Oggi ci siamo ritrovati nella sede di italia nostra, presente i tecnici, io, fedrighini ed il presidente di italia nostra. Bene. abbiamo discusso del testo della delibera del consiglio di zona che verrà presentata in sede di commissione (congiuntamente al comitato) domani sera alle 17,30 in via quarenghi. Vi invito ad essere presenti. Ovviamente il testo materialmente sarà pronto entro domani sera, ma abbiamo fatto un importante passo in avanti sul quale siamo tutti d'accordo. Obbiettivo comune la salvezza degli alberi sui quali si concorda tutti, inoltre si è discusso di dettagli tecnici (che sono però importanti) quali la distanza della massicciata dagli alberi, delle tecniche di impianto delle rotaie ed altro che saranno illustrate meglio domani sera da boatti e pestalozza.
Vi invito a non mancare. 
La cosa importante è che comitato, zona, aidaa e italia nostra stanno remando tutti nella stessa direzione. che è poi quella di tutelare ogni singolo albero dal possibile abbattimento.
vi aspetto domani sera.
lorenzo croce